Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato sui social alcune foto delle distruzioni nelle città del suo Paese, causate dai bombardamenti russi ed ha promesso: "Ricostruiremo l'Ucraina. Strade, quartieri, città e villaggi. Guariremo i corpi dalle ferite e le anime dalle perdite".
Fonti di Kiev hanno annunciato anche il ritrovamento di una nuova fossa comune di civili nei pressi di Bucha.
Intanto 88 combattenti del reggimento Azov che il 20 maggio erano stati catturati dai russi dopo la caduta dell'acciaieria Azovstal di Mariupol sono stati trasferiti dalla località dove erano detenuti nel Lugansk, alla colonia penale di Sukhodol, in Russia.
Il governo di Mosca ha inoltre annunciato l'apertura di un corridoio umanitario per i civili rifugiati dentro l'impianto chimico Azot a Severodonetsk. La Russia ha invitato i combattenti che si trovano nell'impianto a rilasciare i civili e deporre le armi.
Secondo il capo dell'amministrazione militare-civile della città, Oleksandr Stryuk, nell'impianto "ci sono ancora 540-560 civili". Stryuk ha aggiunto che nel sito ci sono continui combattimenti e tentativi di assalto.
"Un vero inferno" le condizioni nel Lugansk, secondo le parole pronunciate dal governatore della regione Serhiy Gaidai, che riferisce di "bombardamenti così potenti che la gente non riesce più a resistere nei rifugi". Gaidai ha spiegato che intanto altri 70 civili sono stati evacuati da Lysychansk e dagli insediamenti circostanti.
Infine, Zelensky ha avanzato l'ennesima richiesta di armi, affermando che l'Ucraina "ha bisogno di più armi a lungo raggio".
Davide Fifaco