L'introduzione della supervisione interesserà dunque tutte e tre le categorie in cui sono suddivisi i valichi presenti sui 670 chilometri di frontiera con la Croazia e nel centinaio di chilometri che dividono Slovenia e Ungheria. Come spiegato da Marko Gašperlin, direttore dell'Ufficio generale di polizia saranno complessivamente 14 i punti di controllo sorvegliati dalla polizia e attraverso i quali sarà acconsentito il transito per merci e cittadini di tutte le provenienze che avranno le condizioni di ingresso ovvero i documenti in regola. Da sottolineare che ai cittadini di paesi terzi ovvero provenienti da stati che non appartengono all'Unione europea l'accesso sarà acconsentito solo ed esclusivamente attraverso questi 14 passaggi. Nella seconda categoria, rientrano invece, come ha spiegato Gašperlin, i valichi destinati esclusivamente ai cittadini UE; a questi non ci sarà una presenza permanente della polizia, che interverrà qualora necessario.
La terza categoria, riservata ai proprietari di terra dall'una o dall'altra parte ai quali sarà permesso, così come nel passato, di varcare la frontiera presso gli appositi e piccoli valichi. Lo potranno fare anche con documenti scaduti se dimostreranno la precedente autorizzazione. Anche qui la presenza della polizia sarà saltuaria. Gašperlin ha confermato la posizione del Ministro degli interni, Poklukar che nei giorni scorsi ha assicurato come le nuove misure non andranno a gravare sui residenti e in genere sulla popolazione di frontiera. In ogni caso la polizia si sta preparando intensamente, pronte le linee guida e il personale che, come è stato detto, intensificherà la vigilanza pure nelle cosiddette aree verdi. Controlli selettivi ci saranno pure agli 8 passaggi ferroviari. La sospensione di Schengen alle frontiere con Croazia e Ungheria durerà dieci giorni, con possibilità di deroga di altri 20 e fino a una durata massima di due mesi.
Lionella Pausin Acquavita

Foto: RTV SLO
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