La proposta del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel sul nuovo bilancio della Ue per il periodo 2021-2027 per la Slovenia è giudicato ancora "insoddisfacente" lo ha detto il Ministro degli Esteri Miro Cerar.
Rispetto alla proposta precedente, c'è un leggero miglioramento nel campo della politica di coesione, ma questo non è sufficiente, ha detto Cerar. Nel ribadirlo il ministro ha evidenziato le priorità slovene: il mantenimento dei fondi di coesione a livello appropriato, una soluzione opportuna per le due regioni più sviluppate del Paese, e l'aumento e non la riduzione dei fondi per le aree rurali. A tal riguardo spicca il taglio dei fondi di coesione, annunciato da Michel, da 379,2 miliardi (del Quadro Finanziario Pluriennale a 28 del 2014-20) a 323,2, e della politica agricola comune, da 410,3 a 329,3 miliardi.
Il nuovo Quadro finanziario pluriennale è una delle partite più importanti dell'Ue quest'anno, perché' con la Brexit l'Unione ha perso la Gran Bretagna, un contributore netto, e ora si trova con meno soldi di prima. Il Consiglio deve stabilire la propria posizione negoziale per confrontarsi con il Parlamento, che spinge per un bilancio pari all'1,3% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell'Ue: 1.324,1 miliardi di euro. La Commissione ha proposto l'1,11%, la presidenza finlandese ora è passata alla Croazia, l'1,07%. La posizione negoziale del presidente del Consiglio europeo prevede un tetto di spesa altrettanto basso: 1,074% del reddito nazionale lordo, in cifre assolute 1.094,8 miliardi. I 27 Stati membri, a loro volta, sono divisi. Il vertice di giovedì prossimo mira a negoziare un accordo al massimo livello politico, o almeno ad avvicinare le posizioni.
Corrado Cimador