"Chiediamo un'azione collettiva della Nato e dei paesi dell'UE per un'espulsione solidale", ha detto il ministro degli Esteri ceco ad interim, Jan Hamáček, annunciando di aver convocato l'ambasciatore russo a Praga al fine di esprimere opposizione alla risposta sproporzionata della Russia all'espulsione dei suoi diplomatici dalla Repubblica Ceca.
Sabato scorso le autorità ceche hanno reso noto di aver espulso 18 membri dell'Ambasciata russa, indentificati come "agenti segreti" e ritenuti anche coinvolti nell'esplosione avvenuta nel 2014 in un deposito di munizioni, nella quale hanno perso la vita due persone. Successivamente, in risposta a quanto accaduto, la Russia ha deciso di espellere 20 dipendenti dell'Ambasciata ceca a Mosca.
Con l'escalation della disputa diplomatica, l'esecutivo di Praga ha annunciato che avrebbe escluso l'agenzia nucleare nazionale russa Rosatom da una gara d'appalto per la costruzione di un nuovo blocco della centrale nucleare di Dukovany nella Boemia sud-orientale. Il ministro degli Esteri ha dichiarato inoltre che la Repubblica Ceca non acquisterà il vaccino russo anti-Covid, Sputnik V.
L'Unione europea ha espresso solidarietà con le Repubblica Ceca già dopo l'incontro dei ministri degli Esteri; Praga ha avuto anche il sostegno dei ministri degli Esteri del gruppo di Visegrad.
E. P.