Le trattative continuano ma i negoziati non sono facili. Il possibile ritorno in Grecia dei fregi del Partenone, attualmente custoditi al Londra a British Museum, era stato dato per imminente dalla stampa britannica, ma pur confermando che ci sono delle trattative in corso, il governo ellenico ha raffreddato gli entusiasmi.
I frontoni del Partenone sono due complessi scultorei che decoravano il tempio di Atena nell'Acropoli di Atene, considerati i capolavori di Fidia e della scultura greca classica. Divisi in più sculture, furono acquistati dai governanti ottomani fra il 1801 e il 1804 dal diplomatico britannico Lord Elgin, portati in Inghilterra, ed esposti a partire dal 1816 nel British Museum, dove sono tutt’ora. Ad Atene sono rimaste solo una figura e le teste di alcuni cavalli sul frontone est, e due figure su quello ovest.
L’acquisizione è stata però sempre contestata dal governo ellenico, secondo il quale le sculture che ornavano la facciata del tempio dell'Acropoli sono state trafugate quando il Paese era sotto l'occupazione ottomana. Atene da anni ne chiede la restituzione e Londra sembra ora disposta a parlarne.
L’ipotesi è quella di dar vita a uno "scambio culturale" e di un "prestito a lungo termine", formule che permetterebbero al British Museum di aggirare il divieto di rinunciare a pezzi della propria collezione, previsto dalla legge britannica. Una soluzione che però non soddisferebbe il governo greco.
"Abbiamo fatto molta strada - ha dichiarato il portavoce del governo greco Yiannis Oikonomou - sono stati fatti dei passi in avanti e gli sforzi continuano, ma i negoziati non sono facili". Atene intende infatti ottenere la restituzione permanente dei marmi, poiché la Grecia, ha detto il portavoce "non riconosce la proprietà del British Museum".
Alessandro Martegani