Il premier ungherese ha scatenato l'ira dei membri dell'EPP con una campagna mediatica contro il miliardario americano, George Soros, ed il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che - secondo le sue parole - avrebbero sostenuto migrazioni illegali. "Con queste dichiarazioni e questa campagna Viktor Orban ha danneggiato il Partito popolare europeo, per questo motivo mi aspetto che si scusi e che concluda la sua campagna", ha affermato Manfred Weber, che dopo la vittoria dell'EPP alle elezioni europee molto probabilmente diventerà presidente della Commissione Ue. "Al momento nel Partito popolare europeo è in corso un dibattito a riguardo. Presto verranno presi provvedimenti concreti", ha aggiunto.
A fare il primo passo contro Orban i partiti popolari e democristiani finlandesi, svedesi, belgi e lussemburghesi, che hanno chiaramente chiesto l'espulsione del Fidesz dal Gruppo dei Popolari.
Per l'avvio di un procedimento sanzionatorio contro il primo ministro ungherese, almeno sette membri del Partito, provenienti da cinque diversi paesi, dovrebbero presentare una richiesta ufficiale. Secondo una fonte, vicina all'EPP, sono almeno otto i partiti che hanno intenzione di schierarsi contro Orban, "finora però non sono state recapitate tutte le lettere con le richieste", spiega la fonte.
Erika Paternuš