Il ministro belga della mobilità Georges Gilkinet ha già chiesto alla Commissione di riconsiderare le norme sull'uso delle bande orarie. Nella lettera inviata al commissario Ue per i Trasporti Adina Valean ha chiesto una riduzione della tariffa, avvertendo che le regole sono incomprensibili da un punto di vista economico ed ecologico e contrarie agli obiettivi di neutralità climatica dell'UE. Chiede alla Commissione una riduzione dei costi dal 50% al 30%. Le compagnie aeree sono obbligate a decollare secondo alcune regole europee, che sono stabilite in anticipo. Se una compagnia aerea ha uno slot, ovvero, un lasso di tempo di 15 minuti fra un decollo o un atterraggio, può mantenerlo in modo permanente a condizione che lo utilizzi almeno l'80% delle volte. Se non lo fa lo perde, questa è la regola. Le compagnie sono pertanto obbligate a eliminare l'80% dei voli. Lufthansa ha reso noto che 18.000 voli, ovvero il 5-6% di tutte le sue rotte questo inverno, saranno voli "non necessari", ovvero con troppo pochi passeggeri per essere redditizi. Si preannuncia così la cancellazione di 33.000 voli nelle prossime settimane e mesi. All'inizio della pandemia, la Commissione Europea aveva sospeso questa norma a causa del crollo del traffico. Poi, dal 15 febbraio 2020, l'aliquota è stata ridotta al 50%. Alla Commissione europea si chiede ora di ridurre ulteriormente le tariffe di sfruttamento sulle compagnie aeree. Mentre in quasi tutte le altre parti del mondo sono state riscontrate eccezioni rispettose del clima in tempi di pandemia, l'UE non consente di fare lo stesso". Un atteggiamento dannoso per il clima e contrario ai propositi della Commissione europea che vuole ottenere con il suo programma 'Fit for 55'". Urge dunque cambiare le regole lo chiedono le compagnie aeree e pure il buon senso.
Corrado Cimador