In vista della Giornata mondiale dell'acqua e della Conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua di New York, il Centro comune di ricerca JRC della Commissione europea ha pubblicato un nuovo rapporto sulla siccità in Europa. Il nuovo rapporto indica che la maggior parte dei Paesi meridionali e occidentali dell'UE sono colpiti da una siccità incipiente, in cui crescono le preoccupazioni per l'approvvigionamento idrico, l'agricoltura e la produzione di energia. A causa di un inverno eccezionalmente secco e caldo, la portata dei fiumi sta già mostrando delle anomalie significative, soprattutto in Francia, Spagna e nell'Italia settentrionale. L'equivalente in acqua della neve sulle Alpi è molto al di sotto della media storica. Ciò porterà a una grave riduzione del contributo dello scioglimento della neve alle portate dei fiumi nella regione prealpina durante la primavera e l'inizio dell'estate 2023. Il rapporto raccomanda un attento monitoraggio e un uso appropriato dell'acqua. Si prevede che questi modelli climatici e meteorologici in futuro saranno più frequenti.
E un altro grido d'allarme giunge dall'Onu, dall'ultimo rapporto sull'impatto del riscaldamento globale del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici IPCC nel quale si sottolinea l'importanza di agire ora per scongiurare le conseguenze più catastrofiche. "Il ritmo e la dimensione di ciò che è stato fatto negli ultimi cinque anni e i piani attuali sono insufficienti per affrontare il cambiamento climatico". È l'allarme degli esperti del clima dell'Onu nella sintesi per i decisori politici del 6/o Rapporto di valutazione, ricordando che nel 2018 avevano detto che serviva "una sfida senza precedenti" per frenare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi. "Oltre un secolo di uso di fonti fossili, di energia non sostenibile e di suolo hanno alzato la temperatura di 1,1 gradi sui livelli pre-industriali; i disastri meteo estremi sono più frequenti e intensi in tutto il mondo", secondo il report. A distanza di 5 anni dall'allarme lanciato dagli scienziati dei 194 Paesi Onu "quella sfida è diventata ancora più grande a causa della continua crescita di emissioni di gas serra" - ribadiscono gli esperti.
Corrado Cimador