Sono ancora gli smartphone, l’abuso di alcool e stupefacenti e il mancato uso delle dotazioni di sicurezza le principali cause di comportamenti a rischio da parte degli automobilisti in Europa.
Lo rivela l’indagine realizzata dalla Fondazione VINCI Autoroutes, che ha pubblicato i risultati del “13° Barometro della guida responsabile”: lo studio è stato realizzato da Ipsos, intervistando 12.400 persone in 11 paesi europei, per ottenere una panoramica dei comportamenti degli automobilisti del vecchio continente.
La fascia più a rischio risulta essere quella più giovane, sotto i 35 anni, in particolare i giovani uomini, che ammettono di non rispettare le regole di sicurezza: il 23 per cento degli under 35 afferma di guardare dei video mentre guida, il 17 per cento sale in macchina dopo aver consumato droghe, il 12 si mette al volante in stato di ebbrezza, e il 30 per cento, uno su tre, non indossa sempre la cintura di sicurezza.
L’uso del telefono mentre si è alla guida coinvolge però un po’ tutte le fasce d’età: il 76 per cento degli automobilisti europei utilizza lo smartphone o programma il GPS durante la guida.

77 per cento degli under 35, ma anche il 55 per cento degli over 55, telefona mentre guida, e un lavoratore su cinque afferma di partecipare a riunioni telefoniche di lavoro mentre è al volante.
Si tratta di temi su cui manca anche una consapevolezza dei rischi: nonostante quasi la metà degli intervistati abbia avuto o sfiorato almeno una volta un incidente causa dell’uso del telefono al volante, un guidatore su due non ritiene pericolosa questa pratica. L’11 per cento degli automobilisti europei ha già avuto o sfiorato un incidente a causa di consumo eccessivo di alcool e uno su dieci guida dopo aver consumato droghe.
Al mancato rispetto delle regole di sicurezza, tendenza fra l’altro in aumento, corrisponde anche una crescita dell’aggressività e della scarsa educazione: la metà dei guidatori europei ammette d’insultare gli altri automobilisti e suona il clacson in modo inopportuno ai conducenti che lo irritano; il 22 per cento scende dal veicolo per discutere e l’84 per cento degli automobilisti europei ha già avuto paura del comportamento aggressivo degli altri conducenti.

Alessandro Martegani