Foto: Pixabay
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I dati diffusi da Eurostat dipingono un quadro preoccupante. In Europa si fanno sempre meno figli e nell'ultimo decennio si è registrata una diminuzione naturale del numero di abitanti. A pesare sul calo demografico anche i cosiddetti cervelli in fuga, ovvero le persone ad alta qualificazione professionale che lasciano l'Ue per dirigersi in paesi in cui vigono condizioni di lavoro migliori. Nel decennio 2013-2023 la popolazione europea è aumentata di 7,5 milioni, con l'immigrazione netta a risultare il fattore trainante della crescita. Senza gli stranieri, gli europei sarebbero infatti anche meno di un decennio fa. Per il momento gli immigrati sopperiscono parzialmente alla scomparsa della popolazione e la situazione rimane stabile. Sarà però così solo fino al 2026 quando comincerà a registrarsi un costante calo del numero dei cittadini europei. Secondo le previsioni, nei prossimi due anni la popolazione Europea aumenterà lievemente, dopodiché si prevede che scenderà di circa 33 milioni entro il 2100. Importanti cambiamenti demografici interesseranno anche la Slovenia; stando alle proiezioni di base, nel 2100 il Paese avrà 156 mila abitanti in meno. La piramide demografica prevede quindi una società in contrazione e sempre più vecchia.

M.N.