Didier Reynders Foto: EPA
Didier Reynders Foto: EPA


La Commissione europea ha presentato la proposta di direttiva per eliminare la troppa burocrazia che ancora frena attività e competitività del settore secondario. Un'iniziativa che intende spingere verso un modello più informatizzato di registrazione d'impresa, certificati unici, informazioni digitali pubbliche e atti multi-lingua gratuiti, anche nel rispetto della transizione digitale che l'Ue si è posta. Il commissario europeo alla giustizia Didier Reynders rileva che in "un mercato globale competitivo, le imprese devono essere sostenute per consentire loro di operare in modo rapido ed efficace, raccogliendo al tempo stesso i vantaggi del mercato interno dell'Unione."

La rivoluzione non sarà immediata perchè dovrà prima essere approvato da Parlamento e Consiglio Ue, e una volta terminato l'iter legislativo gli Stati avranno due anni di tempo per mettersi in regola con le nuove norme. L'esecutivo comunitario intanto ha calcolato che oltre al risparmio per 437 milioni di euro l'anno, ci saranno le ricadute positive per "circa 16 milioni di società a responsabilità limitata e a due milioni di società di persone nell'Ue". Per tutti questi soggetti, oltre all'abbattimento delle barriere esistenti, la riduzione dell'onere amministrativo "faciliterà l'accesso ai finanziamenti" e la creazione di nuove imprese. Stando alle parole del commissario la direttiva sarà principalmente diretta alle piccole e medie imprese che operano a livello transfrontaliero. (ld)