![Foto: BoBo/Žiga Živulović ml. Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.](https://img.rtvcdn.si/_up/upload/2024/12/18/66334225.jpg)
A margine della Conferenza di Monaco, la Ministra degli Esteri Tanja Fajon si è soffermata sulle dichiarazioni del vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, riguardo alla libertà di espressione e alla democrazia in Europa. Per il Capo diplomazia sloveno, si tratta di un segnale d'allarme che richiama l'attenzione sulla necessità di rafforzare i pilastri fondamentali che uniscono il continente: resilienza, cittadinanza attiva, comunicazione efficace e preparazione alle sfide future. Solo in questo modo, ha ribadito, sarà possibile tutelare la democrazia. Un concetto che ha rilanciato nel corso di una tavola rotonda dedicata alla fragilità delle democrazie, svoltasi sempre nell'ambito del summit. "Dobbiamo agire con strategia, saggezza e, soprattutto, con unità nella nostra adesione ai principi comuni," ha aggiunto la ministra. Nel corso della giornata, Fajon ha partecipato a diversi incontri bilaterali. Tra questi, un colloquio con il ministro degli Esteri della Bosnia-Erzegovina, Elmedin Konaković, focalizzato sul percorso di integrazione di Sarajevo nell'Unione Europea. Ha inoltre incontrato il rappresentante speciale dell'UE per il dialogo tra Belgrado e Pristina, Peter Soerensen, sottolineando l'urgenza di una normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo. Infine, nell'ambito della rete delle ministre degli Esteri, Fajon ha preso parte a un incontro su invito della collega tedesca Annalena Baerbock incentrato sul ruolo delle donne nella transizione politica in Siria, dove, secondo il Ministro degli Esteri sloveno, si sta registrando un crescente coinvolgimento femminile nella società dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad
M.N.