Sul tappeto in primo luogo la lotta alle migrazioni clandestine che, nell'ultimo periodo, stanno aumentando in maniera esponenziale. Rilevato che, oltre alla classica rotta balcanica attraverso Serbia e Croazia, se ne è creata una nuova che, partendo dalla Grecia, passa per Albania, Kosovo, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia e Slovenia, per proseguire poi verso i paesi dell'Europa occidentale e settentrionale. Con i suoi interlocutori, Šefic ha discusso in particolare delle iniziative per garantire un costante scambio di informazioni, utili per contrastare il fenomeno delle migrazioni clandestine. Nell'ultimo periodo si assiste infatti ad una crescente attività di bande criminali che, lucrando sul dramma dei profughi, alimentano il traffico di esseri umani. Nei Balcani occidentali, Grecia inclusa, è presente un potenziale migratorio quantificato in circa 50 mila persone, con spostamenti difficilmente monitorabili senza adeguate forze in campo. Un fatto comunque è ormai assodato; negli ultimi messi si assiste a un costante aumento dell'arrivo di migranti; in Slovenia ad esempio, sono entrate da inizio gennaio più di mille persone; quasi tutte hanno utilizzato la nuova rotta che parte dalla Grecia; l'85 percento ha chiesto l'avvio della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale, durante la massiccia ondata di qualche anno fa la Slovenia era invece sostanzialmente un paese di transito. Cambiata anche la struttura dei migranti; se prima erano im maggioranza siriani, ora provengono da Algeria, Marocco, parte dalla Libia, Pakistan, Kosovo e Turchia e solo in minima parte dalla Siria. La situazione, ha garantito Šefic, è al momento completamente sotto controllo e i passaggi clandestini dalla Slovenia verso Italia e Austria sono praticamente a zero. Il segretario di stato ha in programma missioni anche a Sarajevo e Podgorica; il ministero degli interni è nel frattempo in costante contatto con gli analoghi dicasteri degli altri paesi dell'UE, per fronteggiare un'eventuale ondata migratoria di vasta portata.