Il diciassettesimo Forum strategico di Bled, organizzato dal ministero degli esteri di Lubiana, si impegnerà a rispondere alla domanda: governo del potere o potere delle regole?
Il tradizionale appuntamento di fine estate sulle sponde del pittoresco lago alpino segna la ripresa della stagione politica dopo la pausa estiva, richiamando i principali leader politici dell'Europa centrale e sud-orientale, che si confrontano sui temi di attualità insieme a rappresentanti del mondo economico e della società civile. Il forum si concentrerà quest'anno sulla crisi dell'ordine multilaterale e sulla risposta della comunità internazionale alle sfide emergenti, con discussioni sulla crisi dell'ordine multilaterale e sulle conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina.
L'input dato da Tanja Fajon, che da giugno guida la diplomazia slovena, parte dal presupposto che l'ordine mondiale costruito su regole universalmente accettate è praticamente scomparso, e con l'aggressione russa all'Ucraina è iniziata un'era di incertezza e instabilità. Da qui le forti tendenze sovraniste e un ritorno del realismo, insieme al concetto di potere che verrà dibattuto e affrontato in tutte le sue declinazioni.
Nel panel di apertura si confronteranno, insieme alla Fajon stessa, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, il capo dello Stato, Borut Pahor e il primo ministro, Robert Golob. A seguire è in programma la partecipazione da remoto del presidente ucraino, Volodymir Zelensky, che interverrà insieme ai primi ministri di Albania, Croazia, Islanda e Moldavia. Infine, un dibattito su quante Europe diverse esistano in Europa, dove fra gli altri si alterneranno i ministri degli esteri di Turchia, Portogallo, Spagna, e Polonia. Nella seconda giornata di lavori, invece, più spazio a rappresentanti della società civile e del mondo economico.
Valerio Fabbri