A poche ore dal via formale del diciassettesimo Forum strategico di Bled, che affronterà la domanda: governo del potere o potere delle regole, i vertici della politica slovena hanno iniziato una serie di incontri istituzionali, mentre una parte dell'esecutivo è impegnata a Lubiana per affrontare la questione del caro-energia.
Il Presidente Pahor ha avuto incontri separati con alcuni partecipanti di alto rango del Forum, tra cui la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, l'Alto Rappresentante per la Bosnia ed Erzegovina Christian Schmidt, il Segretario aggiunto di Stato degli USA Michele Sison. In agenda anche riunioni con rappresentanti delle Nazioni Unite per sostenere la candidatura della Slovenia al Consiglio di Sicurezza, progetto che terrà impegnata anche la ministra degli Esteri Tanja Fajon.
Il ministero degli esteri di Lubiana, che organizza e coordina l'evento, oltre a dialogare sulle tendenze sovraniste e sul ritorno del realismo nella politica contemporanea, è impegnato a tessere la tela del consenso intorno alla candidatura slovena al Consiglio Onu, e proprio per parlare di questi temi Fajon incontrerà la stampa domani mattina.
Sulle sponde del lago di Bled è previsto un programma molto ricco, con i principali leader politici dell'Europa centrale e sud-orientale, che si confronteranno con mondo economico e società civile sulla crisi dell'ordine multilaterale e sulle conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina.
Previsto per oggi pomeriggio un intervento in diretta del presidente ucraino, Volodymir Zelensky, che interverrà insieme ai primi ministri di Albania, Croazia, Islanda e Moldavia. A seguire un dibattito sulle diverse visioni d'Europa, dove fra gli altri si alterneranno i ministri degli esteri di Turchia, Portogallo, Spagna, e Polonia.
Valerio Fabbri