Le proteste in Francia si sono svolte in un clima di crescenti tensioni tra governo e sindacati, l'esecutivo ha infatti varato la riforma che aumenta l’età pensionabile da 62 a 64 anni scavalcando il parlamento e spera ora che i manifestanti inizino a cedere. Per il momento però, quanto previsto non sembra accadere: secondo i dati del Ministero dell'Interno, sono state circa 570.000 le persone scese in strada in tutto il Paese, di cui 57.000 solo a Parigi. Le stime ufficiali dell'Associazione nazionale dei sindacati non sono ancora state rese note, il numero di manifestanti era però comunque più basso rispetto all'ultime proteste dello scorso 28 marzo. Il sindacato CGT afferma che nella capitale hanno manifestato 400.000 persone.
11.500 poliziotti sono stati impiegati per mantenere in sicurezza le zone interessate dalle proteste, comunque non sono mancati incidenti. A Parigi i manifestanti più radicali hanno appiccato il fuoco alla tettoia di un locale spesso frequentato da Emmanuel Macron, dove nel 2017 ha anche festeggiato la prima vittoria alle elezioni presidenziali. Le fiamme sono state spente, ora il locale è sotto sorveglianza della polizia. Nella capitale sono stati segnalati anche incendi ad alcune fermate degli autobus. I manifestanti hanno inoltre fatto irruzione in uno stabile dove si trova la sede della societa' di investimenti americana BlackRock.
A Nantes, nell'est del Paese, alcuni dimostranti hanno lanciato sassi contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni. A Lione sono stati danneggiati alcuni negozi.
I disagi sono stati comunque inferiori rispetto alle ultime proteste, soprattutto nell'istruzione, dove - secondo il Ministero - ha scioperato meno dell'8% degli insegnanti. Minori disagi anche nel traffico: fermo un treno ad alta velocità e code sulle tangenziali dei grandi centri urbani a causa di blocchi dei manifestanti, che hanno anche chiuso l'accesso all'aeroporto di Parigi.
Il governo al contempo aspetta la decisione della Corte Costituzionale sulla costituzionalità della riforma; la Corte deve anche esprimersi sul fatto che il governo abbia utilizzato un meccanismo costituzionale per adottare la riforma scavalcando il parlamento, il che ha ulteriormente inasprito i rapporti con i partner sociali e le manifestazioni di protesta.
E. P.