Foto: EPA
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A determinare il calo degli arrivi irregolari nell'Unione europea sono state le stagioni fredde con il maltempo e una politica che ha imposto un'accelerazione sui rimpatri. Secondo Frontex, l'Agenzia di guardia costiera e di frontiera dell'Ue, ad avere un impatto importante sulla diminuzione degli attraversamenti illegali sono stati anche gli accordi con Paesi terzi; le autorità tunisine e libiche hanno infatti messo in atto una serie di misure preventive per interrompere le attività dei trafficanti. Una significativa tendenza al ribasso è stata rilevata anche per quanto concerne gli attraversamenti irregolari delle frontiere sulle rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo centrale, con un calo rispettivamente del 75 e del 64 per cento in confronto al periodo gennaio-luglio 2023. Nel frattempo, la rotta dell'Africa continua a registrare numeri di rilevamenti senza precedenti, con il totale di migranti irregolari arrivati alle isole Canarie nei primi sette mesi in aumento di un incredibile 154 per cento. Il Viminale ha intanto diffuso gli ultimi dati in merito alla situazione in Italia, dove si conferma un rallentamento degli arrivi via mare. La maggior parte dei migranti sbarcati nel Paese ha dichiarato di provenire dal Bangladesh e dalla Siria. Seguono tunisini ed egiziani. Il Ministero dell'Interno italiano segnala inoltre un calo degli sbarchi dalla Turchia, sebbene con un aumento del 70 percento nell'ultimo mese. La rotta del Mediterraneo si conferma anche la più mortale. Secondo l'ultimo aggiornamento dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni, la traversata ha causato 421 morti e 603 dispersi, per un totale di oltre 1.200 vittime.

M.N.