Il governo danese ha reso noto che fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nord Stream 1 e 2 ed ha annunciato di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche.
Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi, aggiungendo che "si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l'uno dall'altro". Berlino non considera la contemporanea interruzione dei gasdotti una "coincidenza".
Intanto le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico sull'aeroporto di Kryvyi Rih, mentre la città di Mykolaiv è stata "pesantemente" bombardata durante la notte.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, spiega che "la situazione è particolarmente grave nella regione di Donetsk". Le forze ucraine stanno cercando di frenare l'attività nemica, ma "il Donbass è ancora l'obiettivo numero uno per gli occupanti", afferma Zelensky su Telegram.
Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, ed ex presidente della Federazione, Dmitry Medvedev, ribadisce che "la Russia ha il diritto di utilizzare armi nucleari, se necessario, in base alla dottrina nucleare" ed aggiunge: "farà tutto il possibile per impedire ai vicini ostili, come l'Ucraina, di acquistare armi nucleari".
Nel frattempo, il ministero di Tbilisi annuncia che dopo le dichiarazioni di Putin sulla mobilitazione, gli arrivi di cittadini russi in Georgia sono raddoppiati a 10mila al giorno.
Parentesi referendum: le autorità russe hanno annunciato che sono riconosciuti validi da Mosca nelle 4 aree occupate "poiché l'affluenza alle urne ha superato il 50%". Oggi ultimo giorno di votazione per l'annessione alla Russia, in serata inizierà lo spoglio dei voti e saranno annunciati i risultati degli exit poll.
Infine, il direttore esecutivo del Servizio esterno dell'Ue, Luc Pierre Devigne, ha dichiarato che le sanzioni funzionano, il Pil russo crollerà dell'11%, un calo maggiore rispetto a quello prodotto durante la disgregazione dell'Urss.
Davide Fifaco