Almeno una persona ha perso la vita nell'esplosione avvenuta stamani in un impianto chimico a Leverkusen, nella regione del Nord Reno Westfalia, in Germania. La vittima era un dipendente dell'impianto. 31 i feriti, cinque versano in gravi condizioni e sono ricoverati in terapia intensiva; quattro le persone ancora disperse.
Non è ancora chiaro quali sostanze siano disperse nell'aria dopo la deflagrazione. Lo ha detto il direttore della società che gestisce l'impianto, Currenta, responsabile del sito Chempark Leverkusen, uno dei più gradi d'Europa, che ospita una settantina di aziende. Un'enorme colonna di fumo nero e fiamme si è alzata dall'impianto. La Protezione civile tedesca ha classificato l'evento "altamente pericoloso". Tre i serbatoi interessati dall'incendio, tutti pieni di "solventi organici". Sul posto sono intervenuti polizia, vigili del fuoco e soccorritori; alcune autostrade vicine sono state parzialmente chiuse al traffico.
Le cause dello scoppio non sono ancora state chiarite, intanto alla popolazione è stato chiesto di non uscire di casa - le "sostanze tossiche" rendono infatti pericoloso trovarsi all'aperto", di tenere chiuse porte e finestre e di lavare bene frutta e verdura raccolta prima di metterla in tavola. Inoltre, come "misura cautelare" sono stati chiusi parchi gioco e giardini pubblici.
E. P.