“Lubiana sostiene gli sforzi croati” ha affermato Hojs particolarmente orgoglioso dell’unanime decisione in questo senso, alla seduta dei ministri degli interni dell’Unione europea, svoltasi alla fine dell’anno ovvero allo scadere del mandato di presidenza slovena dell’UE. “Si tratta del primo passo formale di allargamento dell’area Schengen” ha aggiunto l’esponente sloveno convinto che l’adesione di Zagabria si realizzerà nel corso dell’anno. “Se Janez Janša rimarrà premier anche dopo le politiche di aprile posso garantire che da parte slovena non ci saranno condizionamenti” ha aggiunto Hojs che dopo Zagabria ha fatto visita alla frontiera croato-bosniaca di Cetingrad. L’omologo croato Božinović gli ha illustrato i dettagli tecnici ed umani investiti nel controllo della frontiera esterna della Croazia e - nel contempo- dell’Unione europea. “Non abbiamo intenzione di erigere barriere fisiche ma siamo ugualmente pronti a garantire sicurezza all’area Schengen” ha dichiarato l’esponente di Zagabria. Giudicata ottima la collaborazione bilaterale nel contrastare l’immigrazione clandestina e in questo contesto auspicata una politica europea più incisiva ed organica specie nei confronti del diritto di asilo e dei rimpatri.
Lionella Pausin Acquavita
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