Foto: TV Slovenia
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In primo piano all'incontro dei ministri degli Interni del gruppo di Višegrad con Austria e Slovenia la situazione attuale nel settore migrazione e le questioni attuali sulla gestione dei confini europei. "La difesa dei confini esterni dell'Ue deve rimanere la nostra priorità assoluta, per contrastare i rischi per la sicurezza e prevenire possibili pressioni migratorie". Lo ha affermato il ministro dell'Interno sloveno, Aleš Hojs. "Non possiamo permettere che lo scenario del 2015 si ripeta - ha aggiunto - perciò dobbiamo evitare di fare affermazioni che potrebbero essere un fattore di richiamo".
Hojs ha sottolineato la necessità di un approccio unificato alla dimensione esterna della migrazione. "La Commissione europea, insieme agli Stati membri, deve istituire una forte collaborazione con i paesi terzi", che deve "basarsi sul principio del reciproco vantaggio".
Il ministro ha poi presentato i contenuti della prossima sessione del Consiglio giustizia e affari interni dell'Ue, in particolare riguardo un ulteriore esame del patto su migrazioni ed asilo.
Il capo dicastero degli Interni ungherese ha intanto affermato che i ministri durante l'incontro hanno pienamente concordato sulla necessità di difendere le frontiere esterne dell'UE. Tutti i Paesi membri infatti - a suo parere - dovranno fare i conti con le migrazioni a causa dell'attuale situazione in Afghanistan.
Infine, Hojs ha ringraziato i colleghi per l'approccio costruttivo nell'adottare una dichiarazione comune sulla situazione in Afghanistan durante la seduta straordinaria di fine agosto. Il ministro dell'Interno sloveno ha però aggiunto che soltanto l'adozione della dichiarazione non è sufficiente, questa deve anche essere messa in pratica.


E. P.