Nel 2017 le prescrizioni di questo tipo di psicofarmaci sono state un milione e mezzo. L'esperta: “Non bisogna bloccare chimicamente i sintomi ma capire se c'è dietro qualcosa che possa essere risolto in altri modi”
Più che educare i genitori britannici sembrano più propensi a sedare i propri figli. L'uso di Ritalin, e di altri psicofarmaci specifici per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni, arrivando a un milione e mezzo di prescrizioni nel 2017. "Il fatto che sembra che sia diventata la norma per un'intera fascia della società utilizzare i medicinali come risposta ai problemi comportamentali è un segnale di allarme molto grave", ha dichiarato al Times Amanda Spielman, capo dell'Ofsted, l'agenzia governativa che si occupa di educazione e servizi per l'infanzia.
"Se ci sono molti problemi comportamentali, cosa dice questo segnale riguardo a qualcosa che dovrebbe poter essere prevenibile? La causa è nella famiglia? Nell'istruzione o nel gruppo dei proprio coetanei? Non bisogna solo provare a bloccare i sintomi ma bisogna capire se c'è qualcosa che può essere risolto”, ha affermato Spielman.
Articolo realizzato nell'ambito del progetto Europa.Today e con il finanziamento del Parlamento Ue