"Dopo 13 ore di negoziati, siamo sollevati", ha affermatoil ministro dell'Ambiente austriaco, Elisabeth Köstinger, che ha condotto la sessione di Lussemburgo. 20 i paesi a favore e 4 i contrari al compromesso, tra cui anche la Slovenia, 4 gli astenuti. L'intesa prevede la riduzione del 35% delle emissioni medie di nuove auto nel 2030 e del 30% per i furgoni rispetto al 2021, ha spiegato il ministro.
L'Irlanda ha poi annunciato una dichiarazione di opposizione e delusione, il compromesso previsto al mattino era infatti migliore di quello finale. A sostenere l'Irlanda anche Slovenia, Lussemburgo, Svezia e Danimarca.
L'obiettivo prefissato e più ambizioso rispetto a quello proposto dalla Commissione Ue alla fine dello scorso anno, ma sempre inferiore al taglio del 40% votato dal Parlamento europeo a inizio mese.
Ora gli Stati membri dell'Unione inizieranno le trattative con i deputati all'Europarlaento per mettere nero su bianco le richieste che verranno fatte ai costruttori di automobili.
Durante l'incontro i Paesi dell'Unione hanno adottato anche una posizione comune per preparare il vertice sul clima dell'Onu, denominato COP24 e previsto per dicembre a Katowice, in Polonia. "L'Ue è pronta a comunicare o aggiornare" i suoi contributi nazionali entro il 2020 sugli obiettivi fissati alla Conferenza sul clima di Parigi, si legge in un testo attentamente formulato per convincere alcuni paesi riluttanti. Secondo fonti diplomatiche "la chiave era inviare un segnale positivo, non impegnarsi a nuovi obiettivi".