Janša, al microfono di Andrea Romoli, ha sottolineato per quanto riguarda la situazione in Ucraina, “la Slovenia, insieme ad altri paesi europei (e non solo), condivide la preoccupazione per quanto sta succedendo. Ci stiamo impegnando in tutti i modi per evitare che la crisi sfoci in conflitto, ma nel contempo sosteniamo in modo convinto il diritto di ogni paese di poter decidere sulla propria politica estera, sull’adesione all’Unione europea ed alla Nato; conseguentemente riteniamo che paesi terzi, in questo caso la Russia, non debbano porre alcun veto all’autodeterminatine dell’Ucraina”.
In materia di allargamento ai Balcani Occidentali dell’Unione europea, il premier sloveno ha rimarcato che questo processo “è l’unica possibile prospettiva positiva per questa regione. Con ciò si andrà a togliere uno dei motivi principali delle controversie e dei conflitti, ovvero la questione dei confini. L’adesione all’Unione europea, infatti, fa passare in secondo piano le discussioni sui confini, sui torti subiti in passato e su altre questioni conflittuali, mentre fa prevalere lo sguardo rivolto al futuro".
Sui rapporti tra Slovenia ed Italia, Janša ha sottolineato che non sono mai andate meglio: “Faccio fatica a dare un giudizio su tutta la storia dei rapporti bilaterali, ma per ciò che attiene alla mia conoscenza i rapporti tra Slovenia ed Italia non sono mai stati migliori di oggi e quindi possiamo solo augurarci che tutto ciò duri e che sulle attuali di rispetto e amicizia si possa costruire il nostro futuro.