A riportare la notizia il quotidiano The Times, che però non ha voluto fornire informazioni sulle proprie fonti. Il governo britannico non ha commentato quanto riportato dal quotidiano, il laboratorio Porton Down, specializzato in guerra chimica, infatti, qualche giorno fa, ha affermato che la provenienza dell'agente nervino non è ancora stata accertata.
Intanto Yulia Skripal - avvelenata a Salisbury assieme al padre - ha parlato con la cugina Viktoria in Russia per la prima volta dal suo ricovero lo scorso 4 marzo. La 33enne nella telefonata ha confermato che anche le condizioni del padre sono stabili. Lo riporta la TV di Stato russa, l'autenticità della notizia però non è verificabile. La stessa Viktoria ha poi confermato all'agenzia di stampa russa, Inerfax, di aver parlato con la cugina e si è detta stupita che la sua telefonata sia arrivata proprio il giorno dopo che lei aveva detto ai media che non le permettevano di parlare con Yulia, ricoverata in Inghilterra. Durante la telefonata, Yulia ha detto alla cugina che non le rilasceranno il visto britannico per poter farle visita in Inghilterra.