“Il dramma delle foibe è un dramma europeo”. Lo ha dichiarato, alla viglia della Giornata del Ricordo, la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola in un messaggio di saluto al convegno organizzato a Bruxelles per ricordare la tragedia delle Foibe.
“I massacri delle Foibe degli esuli istriano-dalmati – ha scritto la Presidente - nacquero da quello che il presidente Napolitano ha descritto nel 2007 come un movimento di odio e furia sanguinaria”.
Metsola ha ricordato anche Norma Cossetto, “una studentessa italiana – ha detto - nata il 17 maggio 1920 nel villaggio istriano di Santa Domenica di Visinada: il suo assassinio è stato emblematico degli orrori delle Foibe”, ha spiegato, sottolineando come “il progetto europeo sia stato costruito come manifestazione politica del ‘mai più’ in risposta agli orrori dei regimi totalitari con il desiderio di riunire i paesi democratici con la speranza di un futuro migliore”.
La presidente del Parlamento europeo ha anche ricordato l’omaggio alle Foibe dei presidenti Borut Pahor e di Sergio Mattarella, “mano nella mano, - ha detto - guardando al doloroso passato con la convinzione di guardare insieme a un futuro di pace”. “Che questo - ha concluso - sia un giorno per ricordare che il progetto europeo è un progetto di pace comune che ci unisce tutti”.
A Udine intanto ignoti hanno abbattuto un'insegna dedicata a Norma Cossetto, installata in una rotonda del quartiere di Sant'Osvaldo, luogo che domani sarà intitolato proprio alla giovane istriana morta nel 1943.
Si tratta, ha detto l'assessore regionale alle Autonomie locali e corregionali all'estero Pierpaolo Roberti “di un gesto riprovevole che risulta, se possibile, ancora più vergognoso perché compiuto alla vigilia del Giorno del Ricordo e dell'inaugurazione della rotonda a Norma Cossetto, che della tragedia delle Foibe è divenuta uno dei simboli più noti".
Per Roberti “questo gesto dimostra come ancora oggi ci sia chi nega o ridimensiona il dramma rappresentato dalle Foibe e dall'esodo: le sofferenze e i drammi legati al confine orientale e all'esodo istriano fiumano e dalmata sono parte della storia del nostro Paese e dell'Europa intera e non possono più essere ignorati come è avvenuto troppo a lungo”.
Alessandro Martegani