Il primo ministro albanese, Edi Rama, il capo dello Stato serbo, Aleksandar Vučić, ed il premier macedone uscente, Zoran Zaev, accompagnato dal suo successore, Dimitar Kovačevski, si sono incontrati a Tirana per il summit di turno dell'iniziativa Open Balkan. Gli accordi firmati permetteranno ai cittadini di avere immediato accesso ai permessi di lavoro e soggiorno; un integrato sistema elettronico darà a tutti un uguale acceso online ai servizi di ogni singolo stato. I tre paesi riconosceranno reciprocamente la documentazione rilasciata agli esportatori e importatori dei prodotti agricoli.
"Quello che stiamo facendo è niente meno che l'attuazione delle regole di reciprocità vigenti tra gli Stati membri dell'Unione europea", ha affermato il premier albanese. "Il nostro obiettivo è l'Ue e i suoi valori", ha detto il primo ministro macedone uscente. "Ma quando Bruxelles frena il nostro avanzamento – ha aggiunto - noi non dobbiamo fermarci, ma andare avanti". Soddisfatto anche il presidente serbo: "Alla fine a beneficiarne saranno i nostri cittadini. Perciò non dobbiamo perdere tempo a discutere delle cose del passato ma lavorare per il futuro".
Sostegno all'iniziativa è arrivato anche dal Commissario Ue per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, intervenuto online: "Il mercato unico regionale è essenziale, e potrebbe incrementare di un terzo il prodotto lordo della regione. Dall'altra parte, sarà anche di aiuto al piano di investimenti dell'Ue per i Balcani occidentali". Il Commissario ha sollecitato anche Bosnia, Montenegro e Kosovo, che contestano l'iniziativa, ad entrare a farne parte.
E. P.