"C'è una grande attesa, un grande nervosismo soprattutto da parte degli abitanti del villaggio toccato dall'eruzione che si chiama Grindavik, e che si trova in una penisola a sudovest dell’Islanda", ci ha raccontato da Husavik Leonardo Piccione, giornalista e scrittore (autore de "Il libro dei vulcani di Islanda", edito da Iperborea). "Lo stato di emergenza", ci spiega, è stato dichiarato non per tutto il paese, ma solamente per "quest’area, dove in questo fine settimana è stata registrata un’accelerazione nei fatti geologici, visto che una grande quantità di magma si sta accumulando sotto il villaggio di Grindavik e nell’area circostante che comprende la famosa piscina geotermale della Blue Lagoon e una centrale geotermica che produce elettricità e acqua calda per tutta la penisola".
"Il villaggio è stato evacuato tra venerdì e sabato in poco tempo perché ci vivono solo 3500 persone", ci racconta Piccione, aggiungendo che "negli ultimi giorni sono stati portati via anche gli ultimi animali rimasti nelle case". C'è, quindi, un po' più di tranquillità perché tutti sono al sicuro, ma resta "la preoccupazione, perché se dovesse verificarsi l’eruzione" (cosa molto probabile anche se è difficile dire come e quando), "saranno a rischio il villaggio e queste due infrastrutture importanti, una turistica e una energetica".
Barbara Costamagna