Che gli allevamenti intensivi potessero essere un bomba virale ce lo hanno già insegnato una serie di epidemie negli anni precedenti, ma ci viene confermato in queste ore dalla notizia sulle misure che il governo danese ha dovuto adottare per bloccare la diffusione di una mutazione del coronavirus che si si sta trasmettendo dai visoni agli umani.
Un lockdown regionale che interesserà fino agli inizi di dicembre 280 mila residenti di sette comuni del nord del paese, dove nei prossimi giorni saranno abbattuti 15 milioni di visoni in più di mille allevamenti.
Tra questi, infatti, è stata rilevata una mutazione del nuovo coronavirus che sino ad ora ha infettato 214 persone e che se si diffondesse ulteriormente potrebbe rendere nulla l’efficacia dei vaccini al momento allo studio. Il potenziale di rischio è giudicato alto poiché il 12 per cento delle persone contagiate con la nuova forma di virus, anche se non gravemente malate, non risponderebbero positivamente nel formare anticorpi.
Ciò sarebbe un pericolo per l’efficacia di qualsiasi tipo di vaccino contro il Coronavirus, visto che la mutazione dei visoni consentirebbe allo Spike del virus di legarsi al recettore ACE2, impedendo di fatto agli anticorpi di fare il loro lavoro.
Barbara Costamagna