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Nel nome della pace in Ucraina, da un lato, Washington continua i negoziati con Mosca senza coinvolgere l'Europa; dall'altro, Bruxelles cerca un modo per inserirsi nelle trattative. Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per oggi pomeriggio un vertice d'emergenza informale sulla guerra in Ucraina, invitando solo i leader di Germania, Polonia, Italia e Danimarca, oltre al premier britannico Keir Starmer, escludendo quindi tutti gli altri Paesi dell'UE. La Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar ha espresso rammarico per l'assenza della maggior parte degli Stati membri, sottolineando che "solo un'Europa unita può essere forte e, di conseguenza, un attore paritario nelle relazioni internazionali". Ha inoltre manifestato preoccupazione per gli sviluppi legati agli sforzi di pace in Ucraina, ricordando che, all'inizio dell'aggressione russa, i Paesi europei avevano supportato uniti l'Ucraina nella difesa della sua integrità territoriale, un principio sempre ribadito dalla Slovenia in linea con i propri interessi nazionali. Secondo Pirc Musar, l'unità europea ha accresciuto il peso dell'Europa a livello politico, militare, economico ed etico, ma questa coesione si è progressivamente indebolita, aumentando la vulnerabilità dell'Unione. La presidente ha anche osservato che la nuova amministrazione americana ne è consapevole, altrimenti "non avrebbe annunciato con tanta audacia l'intenzione di ristabilire la pace in Ucraina senza l'aiuto degli Stati europei". Infine, Pirc Musar ha espresso rammarico per i segnali confusi che emergono dagli sforzi europei per la pace: "Con la convocazione di questo vertice a Parigi, gli organizzatori dimostrano al mondo che non tutti i Paesi europei sono trattati allo stesso modo. Questo non è nello spirito del processo di integrazione europea, né rappresenta l'Europa per cui ci battiamo. Non è un'Europa rispettata nel mondo, né un'Europa che possa essere considerata partner degna di rispetto per l'alleato nordamericano", ha dichiarato, concludendo che l'Europa non dovrebbe essere trattata in modo diseguale, poiché ciò non rispecchia lo spirito dell'integrazione europea.
Corrado Cimador