Il ministero della Difesa russo, poche ore fa, in un video, ha affermato che le sue forze hanno respinto un attacco ucraino "su larga scala" domenica in cinque punti nel sud di Donetsk, una delle quattro regioni ucraine che la Russia ha annesso lo scorso autunno.
"L'obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore più vulnerabile, a suo avviso, del fronte", ha detto il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, che ha aggiunto: "Il nemico non ha raggiunto i suoi scopi. Non ha avuto successo". Secondo il portavoce, inoltre, 250 membri dell'esercito ucraino sono stati uccisi e sono stati distrutti 16 carri armati ucraini, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati da combattimento.
Il capo di Stato Maggiore russo, Valery Gerasimov era nella zona dell'attacco, secondo quanto comunica Mosca, ed ha affermato: "L'obiettivo del nemico era spezzare le nostre difese in quello che credevano fosse il settore più vulnerabile del fronte, ma non hanno raggiunto l'obiettivo".
Da parte Ucraina non arrivano conferme e commenti, ma la viceministra della Difesa, Hanna Malyar, ha spiegato su Telegram: "Non ci sarà alcun annuncio dell'inizio" della controffensiva, "I piani amano il silenzio. Non ci sarà alcun annuncio dell'inizio".
Il messaggio è accompagnato da un video in cui diversi soldati invitano al silenzio con l'indice sulle labbra.
Intanto i miliziani anti-Putin della Legione Libertà di Russia hanno annunciato che trasferiranno in Ucraina i soldati russi fatti prigionieri durante le loro incursioni a Belgorod. A riferirlo è la stampa ucraina.
Infine, il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, fedelissimo di Putin, ha affermato che "i terroristi nella regione di Belgorod possono essere affrontati dalle forze delle unità cecene" aggiungendo di essere in attesa "dell'ordine appropriato" per intervenire. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti.
Davide Fifaco