Al vertice di Istanbul le delegazioni militari di Russia e Ucraina assieme a rappresentanti della difesa della Turchia e inviati delle Nazioni Unite, hanno discusso per trovare un accordo su un corridoio che permetta di portare fuori dai porti del Mar Nero il grano ucraino bloccato a causa della guerra. Ankara ha proposto, con la partecipazione dell'Onu, la costituzione di un centro di controllo logistico a Istanbul per tracciare la rotta delle navi in uscita dal Mar Nero attraverso un percorso libero dalle mine, soprattutto in prossimità dei porti. Stando alle parole del ministro degli Esteri ucraino Kuleba, l'accordo sarebbe vicino e l'Ucraina è pronta a esportare il suo grano sul mercato internazionale. "Siamo alla fase finale e ora tutto dipende dalla Russia" - ha detto il ministro. Mosca, infatti, ha posto una serie di condizioni al via libera al piano di uscita del grano, su tutte la possibilità di perquisire le navi per evitare il contrabbando delle armi.
Intanto, a Chasiv Yar nel Donetsk, proseguono senza sosta le operazioni per ripulire le macerie dell'attacco russo in cui è andato distrutto un condominio, l'ultimo bilancio parla di 45 vittime. E proseguono incessanti i bombardamenti. Le forze russe hanno lanciato due missili sulla città di Zaporizhia, nel sud-est dell'Ucraina. Lo ha annunciato l'amministrazione militare regionale. Una delle aziende della città è stata colpita", si legge nella dichiarazione. Colpita anche Bakhmut. Si tratterebbe di una risposta all'attacco ucraino alle posizioni di difesa aerea nel Lugansk con i sistemi missilistici americani Himars. I militari di Kiev, inoltre, avrebbero respinto un assalto russo a due insediamenti nella direzione di Slovyansk. Le truppe di Mosca continuano a bombardare gli insediamenti nel Donbass e continuano a guadagnare terreno in direzione di Slovyansk e Kramatorsk. Pure Kharkiv è stata meta di missili russi, un primo bilancio parla di un morto e alcuni feriti. Sarebbero almeno cinque, invece, le vittime a Mykolaiv centrata da una serie di razzi russi che hanno colpito una zona residenziale e un ospedale.
Nel frattempo, la Commissione Europea ha aggiornato le sue linee guida sulla gestione del traffico dei beni sanzionati tra la Russia e la sua enclave di Kaliningrad che ha determinato ad un aumento della tensione nelle ultime settimane dopo i blocchi imposti dalla Lituania. Il traffico dei beni sanzionati sarà consentito solo via ferrovia e non comprenderà la tecnologia a doppio uso, ovvero prodotti, inclusi i software e le tecnologie, che, sebbene abbiano prevalentemente un utilizzo civile, potrebbero anche essere impiegati a scopi militari. Resta, invece, lo stop al trasporto su gomma.
Corrado Cimador