"La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia accoglie con estrema soddisfazione la notizia della sottoscrizione dell'accordo di finanziamento per il progetto transfrontaliero della Hydrogen valley, che premia l'impegno e la convinzione dell'intero sistema territoriale regionale nel lavorare in maniera coesa per costruire le basi di una Valle dell'idrogeno su scala transnazionale accelerando il processo di transizione energetica".
Queste le parole dell'assessore regionale al l'assessore al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen in seguito alla firma del contratto di cofinanziamento europeo di 25 milioni di euro, concesso a titolo di sovvenzione, per il progetto "North adriatic hydrogen valley" (Nahv), che vede coinvolto il Friuli-Venezia Giulia insieme a Slovenia e Croazia. L'accordo è stato sottoscritto dall'azienda slovena Hse, in qualità di soggetto coordinatore, con l'impresa comune europea Clean hydrogen partnership, partenariato pubblico privato istituito dalla Commissione europea assieme alle associazioni europee Hydrogen Europe e Hydrogen research.
Il progetto della Valle Idrogeno si inserisce nella necessità di decarbonizzare i principali settori industriali ed ha ricevuto la valutazione più elevata tra le proposte presentate a bando.
Come ha dichiarato Rosolen, "grazie alla fiducia e collaborazione reciproca con Slovenia e Croazia, partner essenziali nella costruzione di una visione lungimirante di crescita sostenibile a livello transnazionale, la nostra regione conferma un esempio a livello europeo per un'economia basata anche sull'impiego dell'idrogeno quale vettore energetico del futuro".
L'assessore ha ricordato anche gli investimenti dell'amministrazione regionale: 24 milioni di euro stanziati complessivamente in assestamento per la Valle dell'idrogeno. Di questi, 10 milioni per integrare il contributo nazionale che sarà destinato al Friuli-Venezia Giulia per la realizzazione del "progetto bandiera idrogeno" all'interno del Pnrr ed altri 14 milioni per la riconversione di aree industriali dismesse attraverso la creazione di centri di produzione di idrogeno, prodotto utilizzando unicamente fonti di energia rinnovabili.
Le attività di Nahv avranno inizio il 1° settembre 2023 per una durata complessiva di 6 anni e saranno incentrate sullo sviluppo di 17 progetti pilota nei tre territori, volti a diffondere l'utilizzo di idrogeno rinnovabile, dalla fase di produzione allo stoccaggio e alla distribuzione sino all'uso finale, in vari settori con prevalenza di quello industriale e del trasporto marittimo e stradale.
Davide Fifaco