Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha intanto annunciato l'apertura di corridoi umanitari in diversi villaggi e città ucraine, per permettere alla popolazione di lasciare le aree sotto assedio. Al contempo ha espresso la speranza che le forze militari russe possano rispettare il cessate il fuoco per facilitare le procedure di evacuazione. Corridoi umanitari sono previsti anche a Mariupol dove sono ancora in corso i combattimenti. Non si placa l'offensiva militare russa a Mariupol. Dalla città arriva notizia del bombardamento di una moschea che ospitava 80 civili, compreso cittadini turchi, che vi si sono rifugiati per trovare riparo. Negli attacchi missilistici russi sarebbe andata distrutta anche una base aerea nei pressi di Vasylkiv, nella provincia di Kiev. Alla vigilia di nuovi colloqui con Mosca, il capo negoziatore ucraino si è detto pronto a discutere alcuni modelli che non includano la Nato, sottolineando come il Kiev potrebbe accettare garanzie dirette da diversi paesi come Stati Uniti, Cina, Regno Unito e forse anche Germania e Francia. Il Cremlino ha da parte sua espresso la disponibilità a continuare sulla scia di un dialogo costruttivo che possa presto portare a un accordo. Nel frattempo, l'imposizione di nuove sanzioni da parte dell'Occidente sta avendo pesanti ricadute anche sul programma spaziale russo. Il capo dell'Agenzia spaziale russa Roscosmos ha lanciato l'allarme per una possibile caduta della Stazione Spaziale Internazionale. Questa viene infatti rifornita da navicelle russe che provvedono a mantenere il segmento destinato a correggere l'orbita della struttura. A causa delle misure restrittive introdotte dall'Unione europea sarà interrotto il finanziamento delle navicelle e di conseguenza, ciò potrebbe causare l'ammaraggio o l'atterraggio della Stazione spaziale, che pesa oltre 500 tonnellate.
Maja Novak