Foto: Reuters
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L’Austria, dopo mesi, ha un nuovo governo. Ad entrare in carica questa mattina è stata la nuova maggioranza guidata dal cancelliere Christian Stocker del Partito Popolare Austriaco, dal vicecancelliere Andreas Babler dei Socialdemocratici con il sostegno dei liberali di Neos, che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso fino a ieri pomeriggio quando i membri del partito, chiamati in assemblea, hanno votato con il 94% di sì il programma di governo. In realtà già da giovedì quando è sembrata concretizzarsi questa coalizione il voto di Neos è apparso una pura formalità, visto che effettivamente di questo si trattava poiché per statuto questo partito prevede che la partecipazione al governo debba essere approvata dagli iscritti con una maggioranza di due terzi dei votanti.

Oggi con il giuramento di rito davanti al presidente Alexander Van del Bellen è nata ufficialmente questa nuova maggioranza a tre che sarà immediatamente operativa, visto che la Costituzione austriaca non prevede il voto di fiducia del Parlamento. Si pone così fine a mesi d'instabilità politica in quello che è stato il periodo più lungo nella politica austriaca per la formazione di una coalizione. È la prima volta che il partito liberale Neos partecipa a un governo federale nei suoi 13 anni di storia. La leader di Neos Beate Meinl-Reisinger sarà ministra degli Esteri nel nuovo gabinetto.

L'alleanza tra i tre partiti era una delle ultime alternative per evitare elezioni lampo, dopo il tentativo fallito del partito vincitore la Fpö di formare una coalizione con i conservatori a causa delle differenze politiche. Il nuovo gabinetto sarà più ampio del precedente, con 14 ministri e sette sottosegretari. Il governo di coalizione è già pronto a imporre misure più severe per i richiedenti asilo, a rivedere la legislazione sugli affitti e a tagliare i sussidi.

Barbara Costamagna