L’Austria si prepara al ritorno alla normalità. Nonostante l’epidemia sia partita con due settimane di ritardo rispetto alla vicina Italia, il paese alpino sembra seguire un trend diverso, e in base all’interpretazione dei dati sul contagio data dal Governo a partire da oggi si è deciso di riaprire quasi tutti i negozi.
Da questa mattina, quindi, alle attività rimaste operative, si aggiungono i meccanici, le ferramenta, le rivendite di materiali per l’edilizia, i vivai e gli impianti per il lavaggio delle automobili. Potranno tirare su le proprie saracinesche anche i negozi con una superficie di vendita inferiore ai 400 metri quadri.
In pratica l’80 per cento delle attività commerciali del paese ha ricevuto la luce verde, con la direttiva di seguire le stesse norme previste in queste settimane per supermercati e farmacie: obbligo di utilizzo della mascherina, entrata contingentata e code con una distanza di almeno un metro tra le persone. Riprendono la loro attività tutti i trasporti pubblici, sui quali vige l’obbligo di usare la mascherina, o se sprovvisti una sciarpa o una scialle davanti alla bocca.
L’esecutivo austriaco ha annunciato che nelle prossime settimane seguiranno altre aperture. Dai primi di maggio dovrebbero, infatti, riaprire tutti i restanti punti vendita, nonché i parrucchieri. Forse riprenderanno anche le attività degli impianti sportivi e dei teatri e da metà maggio, hotel e settore della ristorazione potrebbero essere coinvolti dai provvedimenti.
Una decisione, quella di Vienna, sconsigliata dai virologi che temono un riaccendersi dell'epidemia, che risponde alle pressioni dei settori economici del paese che premono per riaprire al più presto, preoccupati per la ricaduta sull’economia.
Barbara Costamagna