Non è una sfida numericamente rilevante, coinvolge sei degli 83 milioni di tedeschi, ma potrebbe innescare conseguenze sul governo nazionale e sulla coalizione che regge l’esecutivo guidato da Olaf Scholz.
Le elezioni in Sassonia e Turingia, due lander della Germania orientale, rischiano infatti di trasformarsi in un successo per Alternative für Deutschland, il partito che raccoglie l’estrema destra tedesca.
Secondo i sondaggi AfD potrebbe diventare il primo partito in Turingia con circa il 30 per cento dei consensi, e giocarsi la vetta in un testa a testa con la CDU in Sassonia.
In ogni caso l’AfD non dovrebbe riuscire a governare, perché gli altri partiti hanno già escluso ogni collaborazione per formare una maggioranza, ma un successo dell’estrema destra indebolirebbe i socialdemocratici di Olaf Scholz e dei partiti della sua coalizione di governo, Verdi e liberali.

 Foto: EPA
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Un sopresa potrebbe giungere dal BSW, partito fondato da Sahra Wagenknecht, 55 anni, fuoriuscita dal partito di estrema sinistra Die Linke, e che propone una politica radicale di estrema sinistra, puntando all'apertura di negoziati con la Russia, e a un'inasprimento delle restrizioni all'immigrazione. Potrebbe ottenere fra il 15 e il 20 per cento dei voti.

Anche l'AfD fa leva sull’aumento dell'immigrazione e sulle difficoltà economiche del paese, e a influire sul risultato sarà anche la cronaca recente, visto che la tornata elettorale arriva a una settimana dall’uccisione di tre persone e dal ferimento di altre otto, avvenuta nella città occidentale di Solingen per mano di un cittadino siriano richiedente asilo.

Olaf Scholz (Foto: Reuters)
Olaf Scholz (Foto: Reuters)

L’episodio ha riacceso il dibattito sull’immigrazione e in seguito all’attentato il Governo tedesco ha annunciato l'intenzione di inasprire le leggi sui coltelli e a rendere più facili le espulsioni.

Per la prima volta da quando i talebani sono tornati al potere nel 2021, la Germania ha rimpatriato 28 cittadini afghani con precedenti penali. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di un "chiaro segnale" che i criminali nati all'estero non saranno risparmiati dalla deportazione.

Alessandro Martegani