In risposta al decreto del governo sloveno sull'esercizio del servizio pubblico da parte dell'Agenzia di stampa slovena, STA, la Commissione europea ha sottolineato di aspettarsi soluzioni rapide per lo sblocco dei finanziamenti in modo da preservare l'indipendenza dell'agenzia. L'STA ha intanto annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del tribunale distrettuale di Lubiana di respingere la richiesta del immediato pagamento di 845 mila euro, ovvero l'importo del mancato finanziamento del servizio pubblico per il periodo gennaio-maggio. A confermarlo è il direttore, Bojan Veselinovič. Nelle motivazioni della sentenza, ha spiegato Veselinovič, si legge come il giudice nell'esaminare la richiesta abbia avvallato le posizioni dell'agenzia di stampa slovena, sottolineando come il finanziamento sarebbe dovuto venir erogato in base al settimo pacchetto anti-coronavirus e al piano di lavoro presentato dall'STA. Per Veselinovic la posizione della corte è quindi chiara; le pretese dell'STA sono legittime in quanto i finanziamenti le sono dovuti per legge. La Commissione europea continua intanto a monitorare la situazione, sottolineando di essere seriamente preoccupata dai tentativi di minare la sostenibilità finanziaria e l'indipendenza dell'agenzia di stampa nazionale. La Commissione si aspetta che il governo risolva al più presto la disputa. Le autorità nazionali devono garantire l'indipendenza e un finanziamento adeguato per il servizio pubblico fornito dalla STA, spiega. Inoltre, ha sottolineato che bisognerà verificare se il nuovo decreto sull'esercizio del servizio pubblico da parte dell'STA sia in linea con la legislazione vigente. Questo disciplina sia lo stesso esercizio del servizio pubblico che il suo finanziamento, definisce i tipi e la portata del servizio pubblico nonché la stipula di un contratto annuale. I rappresentanti dei dipendenti dell'Agenzia di stampa slovena ritengono che il decreto non affronti questioni chiave per la sopravvivenza e lo sviluppo della STA. Solleva invece nuove questioni sull'autonomia dell'agenzia. Il decreto è stato definito illegale anche dal sindacato dei giornalisti della Slovenia, secondo cui questo interferisce con l'autonomia editoriale e di gestione della STA e porterà alla realizzazione dell'obiettivo politicamente motivato dell'attuale governo, ovvero la subordinazione del servizio pubblico e la distruzione della sua indipendenza.
Maja Novak