Nei primi giorni di blocco il Premier italiano Giuseppe Conte aveva detto che l'Italia sarebbe stata un esempio per l’Europa, e così sembra esser stato.La diffusione del coronavirus, che ormai ha colpito tutti i paesi del continente con una maggiore incidenza di casi in Spagna e Germania, ha spinto , dopo qualche incertezza tutti i governi europei a paesi prendere provvedimenti sulla scia delle misure attuate da Roma, in qualche caso sigillando i confini o ripristinando controlli di sicurezza e sanitari, causando anche problemi per il passaggio delle merci.
La prima a reagire è stata la Spagna, paese che ha visto un'impennata di contagi con la stessa moglie del premier Pedro Sánchez, Begona Gomez, risultare positiva al virus, e ha seguito la strada dell'Italia: chiusi scuole, ristoranti, bar e tutti i negozi tranne quelli di pubblica necessità; l'esercito è stato chiamato a funzioni di controllo dei cittadini, e dei confini che sono stati chiusi.
Linea un po' più morbida in Germania, dove sono stati chiusi bar, discoteche, pub, cinema e teatri, ma i ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18. Si sta allineando anche la Francia, pur con difficoltà di controllo della popolazione che ha affollato prima le stazioni e poi i mercati delle città, nonostante le raccomandazioni sull'evitare gli assembramenti.Scuole chiuse in Svezia, e negli altri paesi scandinavi, in Danimarca è stata istituita una distanza minima sui mezzi di trasporto, e la quarantena per tutti i dipendenti statali.
Il Belgio ha deciso di consentire solo gli spostamenti essenziali, ha chiuso le scuole e università. Tutto chiuso anche in Svizzera fino al 19 aprile.Più permissiva l'impostazione dell'Olanda che ha chiuso da domenica bar, ristoranti e quartieri del divertimento ma senza un lockdown totale.
Una linea simile a quella della Gran Bretagna e del premier Boris Johnson, che però negli ultimi giorni ha invertito la rotta, abbandonando la linea dell'immunità di gregge e avviando un piano di prevenzione su larga scala e prevedendo aiuti per chi rimane casa dal lavoro.
L'evidenza della gravità dell'epidemia sembra aver scosso anche gli Stati uniti, dove lo stesso presidente Trump, che fino a pochi giorni fa aveva liquidato il virus come una banale influenza, ha parlato di emergenza e raccomandato il distanziamento sociale. Le misure vengono però prese autonomamente da ogni stato: finora sono 38 gli stati che hanno ordinato la chiusura delle scuole. A New York, in California, in Massachusetts e nello Stato di Washington sono stati chiusi bar e ristoranti. Il New Jersey ha decretato il coprifuoco.
Alessandro Martegani