La missione della Russia presso le Nazioni Unite a New York ha criticato il voto dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sull'eventuale esclusione di Mosca dal Consiglio Onu per i diritti umani, invitando tutti i Paesi ad esprimersi contro la risoluzione anti-russa. I rappresentanti di Mosca hanno spiegato che, se la risoluzione sarà adottata, gli occidentali potranno imporre liberamente al resto dei paesi i concetti e la loro visione dei diritti umani. "La sospensione della Russia come membro del Consiglio per i diritti umani screditerà il principio dell'universalità del Consiglio, ne danneggerà l'efficacia e minerà completamente la fiducia non solo nel organismo, ma nell'intero sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite", hanno evidenziato. Le autorità ucraine hanno intanto svelato l’entità del massacro di Bucha, sottolineando di poter provare l’uccisione di oltre 320 vittime civili. Il sindaco della città martoriata dalle forze russe ha spiegato che il numero di corpi rinvenuti cresce ogni giorno e quasi nel 90 per cento dei casi questi riportano ferite da proiettili. Oltre cinque mila sono invece i morti segnalati a Mariupol dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha detto il sindaco della città, rendendo noto come siano oltre 200 i bambini rimasti uccisi nei bombardamenti. I ministri degli Esteri alleati si sono intanto riuniti a Bruxelles per discutere gli ultimi sviluppi in Ucraina; il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, si è impegnato a fornire assistenza al governo di Kiev dopo che il ministro ucraino, Dmytro Kuleba, ha lanciato un appello affinché' l'Occidente assicuri all'Ucraina un supporto maggiore in termini di armamenti. Sul fronte delle sanzioni, aumenta la pressione sulla Russia ma da più parti iniziano ad essere sollevati i primi dubbi sulla loro effettiva efficacia.
Maja Novak