L'aumento delle emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti continua a preoccupare l'Unione europea. Per rispettare gli impegni assunti alla COP21, la Conferenza sul clima del 2015 a Parigi, la de-carbonizzazione dell'intero settore trasporti deve essere accelerata, con l'obiettivo di azzerare le emissioni entro la metà del secolo. La Commissione parlamentare per l'ambiente propone quindi di fissare un obiettivo elevato che prevede una riduzione di biossido di carbonio pari al 45% entro il 2030 per i veicoli di nuova immatricolazione. La legge fissa obiettivi analoghi anche per i nuovi furgoni. Rendere più severi i criteri sulle emissioni, significa non solo superare gli obiettivi per l'ambiente ma anche far risparmiare il consumatore sul costo dei carburanti. I deputati chiedono inoltre che il 40% delle auto nuove vendute a partire dal 2030 siano elettriche o ibride. Nonostante le auto di nuova generazione siano più frequenti sulle nostre strade, queste costituiscono comunque solo l'1,5% delle registrazioni. Al contempo sono state chieste misure europee per accompagnare la transizione dell'industria automobilistica, in termini di competenze e posti di lavoro, verso la produzione di auto "più pulite". Gli Eurodeputati riuniti in seduta plenaria a Strasburgo dovranno quindi decidere se accettare o meno questi emendamenti.