Importante segnale d'allarme dall'impianto di Zaporizhzhia, che è stato disconnesso dalla rete elettrica ucraina. Energoatom, la compagnia che gestisce quattro centrali nucleari in Ucraina, ha spiegato che i "due reattori in funzione sono stati disconnessi dalla rete". Ed anche se il sistema di sicurezza ha retto, l'ente nazionale per l'energia di Kiev ha puntato il dito sulle "azioni degli invasori", i cui ripetuti attacchi hanno provocato degli incendi che hanno fatto saltare per due volte l'ultima linea di comunicazione con la rete. Altre tre linee di comunicazione erano state precedentemente danneggiate sempre dai russi. Dopo le operazioni di manutenzione, Energoatom ha fatto sapere che la linea elettrica era stata ripristinata.
Nel continuo rimpallo di accuse tra Mosca e Kiev, con le truppe di Putin che occupano la centrale da marzo, arriva anche la versione russa dell'incidente: il problema della disconnessione, in seguito risolto, è stato provocato dai "massicci bombardamenti ucraini" che hanno lasciato per diverse ore al buio gran parte delle regioni sotto controllo russo nelle province di Zaporizhzhia e Kherson.
A livello internazionale, la preoccupazione maggiore degli esperti è che i meccanismi di sicurezza possano saltare se l'impianto perdesse tutta la sua potenza.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito, per l'ennesima volta, che la Russia "ha portato l'Ucraina e il resto d'Europa sull'orlo di un disastro nucleare" ed ha sottolineato che l'L'Ucraina "sta facendo tutto il possibile per evitare una catastrofe nella centrale di Zaporizhzhia".
Gli Stati Uniti continuano a chiedere alla Russia di smilitarizzare la centrale, ma dopo gli annunci di nuovi aiuti all'Ucraina da parte della Casa Bianca, il presidente russo Vladimir Putin Putin ha risposto firmando un decreto per aumentare gli effettivi delle forze armate di 137.000 unità per arrivare a oltre 1.150.000, una crescita del 10%.
Putin può inoltre contare anche sulla sempre più stretta partnership con la Cina. Pechino ha comunicato che l'interscambio con Mosca toccherà un nuovo record quest'anno, e soprattutto si stanno ultimando i preparativi per le esercitazioni militari congiunte, dal 30 agosto al 5 settembre prossimi, a cui parteciperanno altri Paesi come India e Bielorussia.
Davide Fifaco