Oggi i francesi sono chiamati a scegliere i 577 deputati che siederanno nella prossima Assemblea Nazionale. Una tornata quella attuale molto particolare, visto che in genere gli apparentamenti giungevano solo in questa seconda fase quando ci si accordava tra le varie compagini per far passare l’uno o l’atro candidato, mentre questa volta le alleanze sono state siglate in anticipo.
A giocarsela in ogni collegio elettorale saranno il candidato della maggioranza presidenziale e quello di Mèlenchon o di Marine Le Pen, anche se quest'ultima potrà probabilmente contare su un numero poco consistente di eletti. I post gollisti, nonostante la batosta presa alle presidenziali, potrebbero portare a casa qualche deputato vista la tradizionale presenza sul territorio che li contraddistingue da sempre.
Diventa, quindi, difficile fare previsioni sulla prossima composizione del parlamento, poichè, anche se probabilmente il presidente Macron dovrebbe portare a casa una sua maggioranza di governo, dalle urne potrebbe uscire un’Assemblea Nazionale con una presenza importante del 'Nupes', la coalizione di sinistra guidata da Mèlenchon, che si è fatto portavoce di quella parte della società francese critica nei confronti dell’Unione europea e dell’atlantismo; in netta contrapposizione, quindi, alle posizioni da sempre difese dall'attuale presidente.
Comunque vada i prossimi cinque anni saranno molto probabilmente in salita per Macron che si ritroverà a governare un paese diviso e a dover fare scelte difficili, in assenza di un chiaro consenso popolare.
Barbara Costamagna