Sono dodici, otto uomini e quattro donne, i candidati che si sfidano in Francia per la presidenza della Repubblica. Se nessuno di loro, come molto probabile, otterrà la maggioranza assoluta, andranno al ballottaggio il 24 aprile i due nomi che otterranno il maggior numero di consensi.
In Francia, infatti, dal 1962 il Presidente viene eletto a suffragio universale diretto a doppio turno. Per essere nominati al primo turno serve la maggioranza assoluta dei voti (50% più uno), altrimenti vanno al ballottaggio i due candidati che hanno ricevuto il maggior numero di consensi.
Questo è lo scenario che, se verranno confermati i risultati degli ultimi sondaggi, dovrebbe prospettarsi anche questa volta. A contendersi lo scranno della presidenza dovrebbero essere il presidente uscente Emmanuel Macron, con il suo partito centrista La République en marche, eletto all’Eliseo nel 2017 al secondo turno, ottenendo il 66,1% dei voti battendo Marine Le Pen, che anche in questa tornata dovrebbe essere nuovamente la sua avversaria.
Rispetto cinque anni fa , però, la Le Pen sembra spaventare di meno i moderati francesi e quindi in caso di sua conferma al ballottaggio potrebbe giocarsela forse più seriamente con il suo contendente, che forse non potrà più contare sull'effetto anti Le Pen che lo premiò la scorsa volta.
Barbara Costamagna