La Repubblica Ceca prende le redini dell'Unione proprio nel momento in cui l'Europa deve fare i conti con l'aumento dell'inflazione e con i prezzi elevati dell'energia, al contempo però deve affrontare le conseguenze della guerra in un paese vicino, l'Ucraina, anche candidata all'adesione all'Ue.
Si tratta della seconda presidenza ceca del Consiglio dell'Ue, dopo quella del 2009, con lo slogan "Europa come compito: ripensare, rinnovare, rafforzare", tratto da un discorso dell'ex presidente ceco, Vaclav Havel, ad Aquisgrana nel 1996, in cui parlava di valori e responsabilità europei comuni.
5 le priorità di Praga durante i 6 mesi di presidenza del Consiglio dell'Ue: in primo piano la gestione della crisi migratoria e la ricostruzione dell'Ucraina dopo la guerra; poi la sicurezza energetica con l'obiettivo di porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi. La Repubblica Ceca si impegnerà inoltre per il rafforzamento delle capacità di difesa e della cyber-sicurezza, ma anche per la resilienza strategica dell'economia europea, soprattutto per la sicurezza delle catene di approvvigionamento. Praga avverte infatti che la loro vulnerabilità è stata dimostrata sia durante la pandemia di Covid-19 che durante l'aggressione russa contro l'Ucraina. Tra i temi più importanti, inoltre, la resilienza delle istituzioni democratiche.
E. P.