La Russia riprende la partecipazione all'accordo sul grano, dopo che l'Ucraina ha fornito le “necessarie garanzie”, ottenute "attraverso la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite".
Le Nazioni Unite hanno quindi ringraziato la Turchia per la mediazione offerta da Ankara. A esprimere soddisfazione il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il quale ha ribadito il suo ruolo di mediazione nella crisi ucraina.
Il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha dichiarato che si aspetta che il traffico marittimo lungo il corridoio per il grano sul Mar Nero riprenda nelle prossime ore.
La Russia rientra perciò nell'accordo sull'esportazione di grano e altri cereali che era stato raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul, sempre con la mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia. A renderlo noto lo stesso ministero della Difesa russo. "La Federazione russa considera sufficienti le garanzie finora ricevute e riprende l'applicazione dell'accordo", si legge in una nota del ministero della Difesa di Mosca.
Il presidente russo, Vladimir Putin ha comunque precisato che "la Russia si riserva il diritto di lasciare l'accordo sul grano in caso di nuova violazione da parte dell'Ucraina dei suoi obblighi". "Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di riprendere la nostra piena partecipazione a questo lavoro. Se la Russia dovesse però decidere di ritirarsi nuovamente dall'accordo, sarà comunque pronta a fornire i cereali ai Paesi più poveri", ha aggiunto il leader del Cremlino.
Infine, il New York Times rivela che leader militari della Russia sono stati intercettati dall'intelligence Usa mentre discutono scenari in cui potrebbero usare armi nucleari. Il quotidiano della Grande Mela sottolinea che queste "conversazioni hanno allarmato l'amministrazione Biden perché dimostrano il livello di frustrazione di Mosca di fronte alle sconfitte sul campo in Ucraina". Il Pentagono stima che la Russia abbia una scorta di ben duemila armi nucleari tattiche, progettate per essere utilizzate sui campi di battaglia per sopraffare le forze convenzionali e Putin ha l'autorità esclusiva sull'uso di un ordigno tattico e potrebbe prendere la decisione di dispiegarlo indipendentemente dalle opinioni dei suoi generali.
Davide Fifaco