La presidente della Commissione dell'Unione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato la propria ferma convinzione che sia arrivato il momento di porre un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa.
I Paesi del G7 sono inoltre pronti ad approvare l'introduzione di un tetto al prezzo per gli acquisti globali di petrolio dalla Russia. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, gli Usa sperano che la mossa allenti la pressione sul mercato dell'energia e tagli i ricavi di Mosca. I ministri delle finanze del G7 hanno espresso l'intenzione di approvare il piano che conterrà i limiti entro cui verrà fissato il tetto ed una data possibili per l'avvio della misura. Dopo l'ok del G7, per renderlo operativo, toccherà all'Ue modificare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che vieta acquisti di petrolio russo dal 5 dicembre.
Alle possibili azioni ipotizzate dall'Europa, poco dopo è arrivata la risposta del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha dichiarato: "Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, la Russia fornirà petrolio solo agli Stati che si adeguano alle condizioni del mercato".
Peskov ha inoltre aggiunto che attualmente l'affidabilità del gasdotto Nord Stream, che trasporta il gas russo in Europa, è "minacciata a causa della mancanza di dotazioni tecnologiche", ed ha aggiunto: "Non ci sono riserve tecnologiche ed è in funzione solo una turbina, quindi fate voi i conti".
Dura anche la risposta del vicecapo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, che afferma che il gas russo "non ci sarà più" in Europa se l'Ue imporrà il price cap e commentando la richiesta del capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di introdurre un tetto massimo per i prezzi del gas russo, ha avvertito: "Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà più gas russo in Europa".
Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio video in occasione dell'apertura della 48esima edizione del forum The European House - Ambrosetti ha dichiarato che l'Ucraina può diventare un hub energetico sostituendo la Russia nel fornire risorse energetiche. Zelensky ha aggiunto: "L'Ucraina è pronta ad aumentare l'export di elettricità verso l'Europa, ma per questo è importante che l'impianto nucleare di Zaporizhzhia rimanga connesso alla rete ucraina. La presenza russa nell'impianto ci impedisce di contribuire alla situazione dell'energia in Europa". Il presidente ucraino ha inoltre ringraziato Mario Draghi e l'Italia per il supporto per l'ingresso nella Ue.
Davide Fifaco