Siccità e alte temperature sono le due principali anomalie climatiche cui assistiamo in questa torrida estate. Il mese di giugno 2022 è il secondo più caldo di sempre dopo giugno 2003, mentre i primi 6 mesi del 2022 sono stati i più siccitosi di sempre, ossia da quando si effettuano le registrazioni. La penuria d'acqua dei principali corsi d'acqua europei, inoltre, è la conseguenza di un inverno mite: è nevicato e piovuto pochissimo, mancano all'appello circa 40 miliardi di metri cubi di acqua, ovvero circa il 43% in meno rispetto alle medie attese.
Il razionamento dell'acqua, è scattato un po' ovunque anche dalle nostre parti, infatti, i sindaci dei quattro comuni costieri, Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano sono stati costretti ad approvare una serie di misure atte a ridurre il consumo di acqua potabile. Nella penisola istriana le autorità croate hanno decretato la medesima azione. In Italia, molte regioni hanno chiesto lo stato di emergenza. Tutto ciò si sta verificando perché il Mediterraneo è attraversato da un'ondata di calore marino con valori anche di 5 gradi centigradi al di sopra delle medie attese, lo rileva il sistema di monitoraggio satellitare europeo Copernicus marine Service. Nella prima metà di luglio poi sono state rilevate temperature record di oltre 10 gradi anche in montagna al di sopra dei 3mila metri. Proprio le alte temperature degli ultimi due mesi sulla Marmolada, Regina delle Dolomiti, hanno accelerato il progressivo scioglimento del ghiaccio che ha verosimilmente lubrificato la base d'appoggio di quella massa di ghiaccio che ad inizio luglio si è staccata appena sotto Cima Rocca, travolgendo diversi escursionisti.
Gli esperti attribuiscono ai cambiamenti climatici l'aumento della temperatura globale che si manifesta in grandi cambiamenti nei regimi di precipitazione. Passeremo sempre più spesso da lunghi periodi di siccità, ossia dei periodi senza pioggia, sia in termini di frequenza che di durata a eventi estremi di precipitazione.
Corrado Cimador