Continuiamo il nostro viaggio attraverso i paesi coinvolti nella campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo andando . Anche a Parigi a tenere banco sono temi di politica interna e soprattutto le questioni aperte in questi mesi dal movimento dei gilet gialli, che ha messo in crisi il governo dell'europeista Macron. Ma quale potrebbe essere l'esito delle urne?
"È difficile dirlo anche perché ci sarà un'estrema frammentazione del voto", ammette il Prof. Mario Del Pero, docente alla Sciences PO di Parigi, "ci sarà presumibile un calo elettorale di Macron e dei macronisti e la sua entità determinerà le sorti del governo".
Una situazione frammentaria soprattutto a sinistra dove ad esempio Hamon, candidato due anni fa dai socialisti alle presidenziali, ha deciso di correre da solo, mentre la sinistra socialista cerca di riprendere terreno coinvolgendo figure della società civile ed intellettuali come Glucksmann.
"Dentro ad una simile frammentazione un partito ideologicamente coeso e forte come il Ressamblement National di Marine Le Pen", ritiene del Piero, "rischia di diventare il primo partito del paese".
Una crescita, quindi, di Marine Le Pen secondo Del Pero, che con il suo "tentativo di ripulire e moderare l'immagine del Fronte National ha generato all'interno del suo partito tensioni, divisioni e lacerazioni ma ha anche fatto diventare la sua compagine una forza consolidata a livello nazionale, che per ora, però, non riesce a spingersi oltre ad una certa soglia".
E il movimento dei gilet gialli potrà influenzare l'esito del voto?
"I gilet gialli sono pieni di paradossi", risponde Del Pero, "il primo paradosso è che si tratta di un movimento estremamente eterogeneo, tenuto insieme solo dal collante della protesta e da poco altro. Il secondo paradosso dei gilet gialli è il fatto che nonostante l'esiguo numero di partecipanti alle manifestazioni continuino ogni sabato a scendere in piazza. Il terzo è che sebbene si sia cercato di strutturarlo politicamente nessuno per ora ci è ancora riuscito. Indubbiamente, però, i gilet gialli stanno dettando i tempi e i temi del dibattito politico in Francia, senza, però, rappresentare una vera e propria lobby di pressione. Diciamo che hanno stimolando una discussione ed imponendo una determinata agenda e che probabilmente la capacità di dare una risposta alle loro richieste forse influenzerà la tenuta del governo. Bisogna capire, però, se la montagna del gran débat genererà un topolino, come sembra, o qualcosa di più a livello di proposte ed idee".
Barbara Costamagna