La Slovenia assumerà a giugno la presidenza di turno dell'Unione europea e in vista di questo importante appuntamento il gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici esprime la sua preoccupazione per l'atteggiamento del governo sloveno, in particolare del premier Janez Janša, nei confronti dei mezzi di informazione. E visto che alla sessione plenaria dell'Europarlamento prevista a marzo l'ordine del giorno prevede una discussione sulle pressioni dei governi polacco e ungherese sui mass media, l'Alleanza propone di allargare il discorso alla situazione in Slovenia. Ad annunciarlo l'eurodeputata nonchè presidente dei Socialdemocratici sloveni Tanja Fajon secondo la quale una richiesta analoga è stata inoltrata anche dal gruppo di lavoro che opera nell'ambito del Comitato Giustizia-Affari interni del Parlamento Ue e che svolge un ruolo consultivo sul rispetto di democrazia, stato di diritto e valori fondanti dell'Unione europea. Una decisione in merito verrà accolta dalla conferenza dei presidenti del Parlamento europeo il 4 marzo. Secondo il gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici la libertà di stampa in Slovenia è minacciata "da costanti casi di discredito nei confronti di giornalisti, anche stranieri".
Nei giorni scorsi la stessa Commissione Europea aveva condannato le accuse mosse dal premier Janša sull'articolo pubblicato dal portale web belga, Politico, nel quale si affermava che il primo ministro sloveno sta conducendo una guerra contro i media. "La libertà e l'indipendenza dei mezzi di informazione sono fondamentali per la democrazia e i valori dell'Unione Europea - aveva detto Christian Wigand, portavoce della Commissione - e quindi vanno tutelati". (a.c.)
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